Fondo Biblioteca tecnica

Nel mese di giugno del 2011 abbiamo trovato in uno scantinato del CID alcune migliaia di libri sistemati alla meno peggio su alcuni pallets. Durante i successivi mesi di luglio e di agosto, grazie ad alcuni ragazzi del progetto “Estate diversa” e a due lavoratori socialmente utili, i libri sono stati portati in luogo asciutto, spolverati e sommariamente inventariati.

Gli oltre 5.000 libri trovati nello scantinato trattano sia temi di carattere strettamente tecnologico che argomenti legati alle produzioni della SNIA Viscosa: chimica organica e inorganica, chimica industriale, elettrochimica, metallurgia, cellulosa, trattamento delle acque, trattamento dei rifiuti, energia atomica, laboratori chimici, materiali esplosivi, propellenti per razzi, ecc. Le pubblicazioni provengono da più fonti: il materiale più consistente arriva dalla biblioteca storica della Bomprini Parodi Delfino di Colleferro (incorporata alla SNIA Viscosa nel 1968). La maggior parte delle opere risale al periodo che va dagli anni Trenta agli anni Sessanta del secolo scorso. Ci sono però anche libri della prima e della seconda metà del XIX secolo: tra questi il più antico risale al 1823. Per la storia di Torviscosa, molto interessanti risultano essere alcuni rari articoli su Torre di Zuino, su (e di) Marinotti, sulla SAICI, sulla SNIA Viscosa e sulle città di fondazione del ‘900.

Purtroppo, parecchio materiale librario, analogo a quello sopra descritto per qualità e consistenza, è stato portato al macero alcuni anni fa, probabilmente perché ritenuto obsoleto. I libri recuperati dovranno ora essere catalogati; in futuro, questo prezioso materiale sarà, nei limiti del possibile, accessibile e consultabile.

Per ricostruire la biblioteca storica della SAICI-SNIA Viscosa, da alcuni mesi stiamo trattando con l'Università di Udine per riportare a Torviscosa alcune migliaia di libri e periodici, relativi alle tecnologie di produzione della cellulosa, che alla fine degli anni Novanta sono stati depositati presso una delle biblioteche dell'Università. Il materiale non è mai stato inventariato ed è rimasto sino ad oggi in uno dei magazzini dell'Università.